CAFONALINO - L'UNICA MOSTRA POSSIBILE: ALL'ARIA APERTA. HA INAUGURATO A ROMA ''INSIEME'', CURATA DA GIANNI POLITI E COORDINATA DA MATTEO D'ALOJA. UNA COLLETTIVA DI 19 ARTISTI ROMANI LE CUI OPERE SONO STATE APPESE SULLE MURA AURELIANE A SAN LORENZO. ''PER GLI ARTISTI È UN MODO PER DIALOGARE. È LA FORMULA PER SUPERARE LA PROFONDA CRISI CHE STIAMO ATTRAVERSANDO. QUESTA MOSTRA CI RICORDERÀ COME ABBIAMO REAGITO''

-

Condividi questo articolo


 

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

pubblico (2) pubblico (2)

Ha inaugurato ieri a Roma la mostra INSIEME, curata dall’enfant prodige (o enfant terrible?) dell’arte contemporanea della Capitale Gianni Politi. La mostra è una collettiva di 19 artisti selezionati da Politi tra i nomi più noti della scena artistica romana; l’esposizione è stata allestita sulle Mura aureliane da Matteo d’Aloja, definito da Achille Bonito Oliva “Coordinatore delle immagini”, a sottolineare che il posizionamento delle Opere in questo caso non è mera esposizione, ma piuttosto la resa scenica di un meccanismo teatrale invisibile.

foto dell'allestimento foto dell'allestimento

 

(A proposito di ABO, un suo dialogo a tre con Politi e d’Aloja sarà pubblicato nel catalogo della mostra che uscirà a novembre).

Un’inaugurazione adeguata ai tempi che stiamo vivendo, con una vibrante performance musicale di Vostok Lake, meno chiassosa dei vernissage della Roma godona a cui siamo abituati, rigorosamente covid free con gli ospiti diligentemente mascherinati e a distanza di sicurezza.

 

opere esposte (1) opere esposte (1)

L’intuizione della mostra è proprio l’esposizione sulle Mura aureliane, per gentile concessione della Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali. Spiega Politi: “Lavorando oramai da dieci anni nel quartiere di San Lorenzo, all’ombra delle Mura aureliane, ho smesso di viverle come un monumento cercando di dialogarci come un mezzo per parlare di arte contemporanea: le Mura diventano mura. Sono una perfetta metafora dell’atteggiamento necessario da assumere in tempi incerti e complessi come questi, dove gli artisti sono moralmente chiamati a parlare. Volevo attaccare su queste Mura le nostre Opere per raccontare il presente”.

 

opere esposte (2) opere esposte (2)

Ed è stato l’incontro con l’architetto d’Aloja a trasformare in realtà questa visione: appassionato d’arte (è tra gli organizzatori del festival di arte contemporanea Hypermaremma), ha coinvolto una delle antiche imprese di costruzioni italiane, Ghella SpA, che ha sponsorizzato l’intera mostra attraverso il programma “Ghella per Roma”, con il quale ha già sostenuto l’ospedale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, la Comunità di Sant’Egidio e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

 

opere esposte (3) opere esposte (3)

INSIEME è il titolo della mostra, sì, ma anche una dichiarazione programmatica di intenti artistici e umani. “INSIEME è un titolo rassicurante. Per gli artisti è un modo per dialogare. Personalmente ritengo sia la formula per superare la profonda crisi che stiamo attraversando. Questa mostra sarà il monito di come abbiamo reagito” – dice d’Aloja.

 

Il sentimento è condiviso da tutti gli artisti partecipanti, e ben spiegato da Giuseppe Gallo: “Credere. In quello che si fa e in quello che si spera. Credere in sé stessi e riconoscere i propri colleghi. Il sistema dell’arte è sempre stato discutibile ma col tempo ha sempre trovato il suo assesto. Quando i pittori sono stati “insieme” con incoscienza e sano antagonismo il tempo gli ha sempre dato ragione”.

opere esposte (13) opere esposte (13)

 

Il risultato è quindi una mostra per tutta la comunità, all’aria aperta, sotto il cielo fortunatamente chiaro di San Lorenzo, in uno spazio liberamente fruibile: quasi un regalo alla città di Roma.

 

Al vernissage erano presenti tutti i 19 artisti che hanno partecipato alla mostra, tra cui lo stesso Gianni Politi: Maurizio Altieri, José Angelino, Micol Assaël, Elisabetta Benassi, Joanne Burke, Alessandro Cicoria, Stanislao Di Giugno, Rä di Martino, Giuseppe Gallo, Emiliano Maggi, Marta Mancini, Andrea Mauti, Nunzio, Lulù Nuti, Alessandro Piangiamore, Pietro Ruffo, Delfina Scarpa, Vostok Lake.

 

Tra gli ospiti, il direttore creativo del Macro Luca Lo Pinto che è stato un interlocutore vivace per tutta la realizzazione dell’impresa. La Sovrintendente Maria Vittoria Marini Clarelli, deus ex machina, e tutto il mondo dell’arte tra curatori come Ludovico Pratesi, Massimo Mininni, storici dell’arte come Ester Coen e Giuseppe Garrera, il mitico fotografo Massimo Piersanti che già fotografò Christo sulle Mure aureliane. Poi collezionisti come gli Sciarretta, Lucherini, Fabiana Balestra e il cantante pittore Andrea Ambrogio.

 

pubblico (1) pubblico (1) opere esposte (12) opere esposte (12) opere esposte (9) opere esposte (9) opere esposte (8) opere esposte (8) opere esposte (11) opere esposte (11) opere esposte (7) opere esposte (7) opere esposte (6) opere esposte (6) opere esposte (5) opere esposte (5) opere esposte (4) opere esposte (4) delfina scarpa foto di bacco delfina scarpa foto di bacco

 

elisabetta benassi elisabetta benassi andrea mauti foto di bacco andrea mauti foto di bacco le opere esposte le opere esposte nunzio nunzio opere esposte (10) opere esposte (10)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - IN VATICANO LA TENSIONE SI TAGLIA CON L’OSTIA: DOPO IL DAGO-SCOOP PAPALINO SULLA “FROCIAGGINE” E LE "CHECCHE IN SEMINARIO", OLTRETEVERE LO SGOMENTO HA TOCCATO OGGI IL CLIMAX CON L'ATTACCO DELLA MELONA AL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI E CANDIDATO NATURALE ALLA SUCCESSIONE DI PAPA FRANCESCO, REO DI AVER SCOMUNICATO IL PREMIERATO DELLA COATTA PREMIER E L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DI SALVINI - LA CURIA ROMANA NON SA COME GESTIRE LA "FOLLIA" DEL PAPA ARGENTINO E SVELENANO (“IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA”, “UN PERONISTA INTERESSATO SOLO ALLA VISIBILITÀ SUI GIORNALI”) - LA DESTRA ANTI-BERGOGLIO TREMA IN VISTA DEL PROSSIMO CONCLAVE, BLINDATO DA FRANCESCO CON NOMINE DI CARDINALI PROGRESSISTI, MA LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE: MORTO IL PAPA, I SUOI FEDELISSIMI “OBBEDIRANNO” ALLA MEMORIA O FARANNO COME JE PARE?

DAGOREPORT – ATTENZIONE: LA COATTA PREMIER DE' NOANTRI POTREBBE RIENTRARE IN PARTITA DOPO LE EUROPEE. SE IL CONSIGLIO EUROPEO, NONOSTANTE LA FATWA DI MACRON E SCHOLZ, SCEGLIESSE URSULA COME CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE, LA TEDESCA POTREBBE CHIEDERE I VOTI ALLA MELONA PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI DEL PPE CHE LA DETESTANO (IL PARLAMENTO DI STRASBURGO VOTA  A SCRUTINIO SEGRETO). A QUEL PUNTO LA DUCETTA POTREBBE SIGLARE UN PATTO: I MIEI VOTI IN CAMBIO DELLA VICE-PRESIDENZA O D'UN COMMISSARIO DI PESO E RINEGOZIAZIONE DELL'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITA'...

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...

DAGOREPORT – CHI SOGNA IL RITORNO DI TRUMP ALLA CASA BIANCA? DI CERTO NETANYAHU ED EMIRATI ARABI UNITI, MA TRA LE VEDOVELLE DI “THE DONALD” NON C’È PUTIN. “MAD VLAD” PREFERISCE IL PREVEDIBILE NEMICO BIDEN A QUEL MATTACCHIONE INAFFIDABILE DEL TYCOON (CHE GIUSTO IERI HA INVOCATO LE BOMBE AMERICANE SU MOSCA). UNA DIFFIDENZA POTENZIALMENTE UTILE A “SLEEPY JOE”: IL CREMLINO POTREBBE “CONCEDERGLI” LA PACE IN UCRAINA PER EVITARE IL RITORNO DI TRUMP – E LA MELONI? TIENE IL PIEDE IN DUE STAFFE: MANDA I SUOI ALLA CONVENTION CPAC, MA SI FA DARE I BACETTI DA BIDEN…