PAOLA FERRARI E DANIELA SANTANCHÈ HANNO MEZZO MILIONE DI MOTIVI PER FARE PACE – È LA CIFRA VERSATA DALLA MOGLIE DI MARCO DE BENEDETTI PER ACQUISTARE IL 25% DI “VISIBILIA CONCESSIONARIA”, UNA DELLE DUE SOCIETÀ FONDATE DALLA “PITONESSA” A RISCHIO FALLIMENTO, E SALVARLA - I LEGALI DELLA MINISTRA HANNO MESSO NERO SU BIANCO UNA MEMORIA DEPOSITATA AI GIUDICI PER DIMOSTRARE CHE L’AZIENDA, CHE RACCOGLIE LA PUBBLICITÀ PER “IL RIFORMISTA” DI RENZI, NON AVREBBE PIÙ ALCUN DEBITO – SEI ANNI FA LE DUE EX AMICHE FINIRONO IN TRIBUNALE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Monica Serra per www.lastampa.it

 

santanche ferrari santanche ferrari

Dopo anni di battaglie anche legali, Paola Francesca Ferrari corre in soccorso della storica amica e socia in affari, la ministra al Turismo Daniela Santanchè. A sancire la pace tra le due è il mezzo milione di euro che la nota conduttrice Rai ha versato per acquistare il 25 per cento di Visibilia Concessionaria srl, una delle due società del gruppo travolto da cause civili e inchieste giudiziarie ancora a rischio fallimento.

 

Alcune indiscrezioni si erano diffuse in piena estate, ma ora a metterlo per iscritto sono stati i legali di Santanchè, in una memoria depositata nottetempo alla vigilia dell’udienza che si è tenuta ieri mattina e si è conclusa con un rinvio a lunedì.

 

Nel frattempo, oggi si torna in aula per affrontare uno degli scogli più delicati per la senatrice di Fratelli d’Italia: la causa intentata dai soci di minoranza di Visibilia Editore spa, con gli avvocati Antonio Piantadosi e Dario Cantoro, che - denunciando numerose presunte irregolarità - chiedono ai giudici l’ispezione nella società (poi rilevata dal manager Luca Giuseppe Reale Ruffino che si è suicidato ad agosto) e il suo commissariamento.

 

paola ferrari daniela santanche paola ferrari daniela santanche

Nella memoria depositata martedì sera ai giudici del Fallimentare, gli avvocati […] che assistono la ministra insistono nel chiedere alla procuratrice aggiunta Laura Pedio e alla pm Maria Giuseppina Gravina (che indagano sulla crisi di Visibilia) di “rinunciare” alla loro istanza di liquidazione giudiziale, il vecchio fallimento.

 

E lo fanno sottolineando come Visibilia Concessionaria - che raccoglie pubblicità per le riviste del gruppo e anche per Il Riformista diretto da Matteo Renzi - non avrebbe più “alcun debito scaduto e non pagato”. Sarebbero state solo “finalità precauzionali” a portare all’apertura della “composizione negoziata della crisi”: un percorso intrapreso con la Camera di commercio per salvare la società.

 

daniela santanche barbie by sirio daniela santanche barbie by sirio

[...] Secondo la difesa, lo “scambio informativo e documentale” con l’esperto nominato nel corso della composizione negoziata, che lo scorso 24 luglio ha anche sentito Santanchè, “ragionevolmente condurrà alla presa di consapevolezza che la composizione negoziata non deve essere coltivata, per difetto del presupposto della crisi”. Nel conteggio dei debiti della società, che sfiora quota 5 milioni di euro, i legali spiegano che non ci sarebbero “debiti scaduti”: “la società sta puntualmente adempiendo alle obbligazioni assunte” e ci sarebbe anche un “incremento dei ricavi”.

 

A sostegno della tesi, i legali calano l’asso: l’ingresso della nuova socia, “un ulteriore importantissimo evento che assume positiva rilevanza”. E spiegano come il 17 luglio del 2023, Immobiliare Dani (per il 95 per cento di Santanchè e per 5 del figlio, Lorenzo Mazzaro), socia di Visibilia Concessionaria, ha sottoscritto con Alevi srl, “società riferibile alla nota giornalista televisiva Paola Francesca Ferrari, moglie di Marco De Benedetti (imprenditore e figlio di Carlo De Benedetti, ndr.), un contratto di cessione di quote, in forza del quale Immobiliare Dani ha ceduto ad Alevi srl una quota di partecipazione nella società del valore nominale di 500 mila euro”.

paola ferrari mejo di sharon stone paola ferrari mejo di sharon stone

 

Un’operazione molto valorizzata dalla difesa [...].

 

Quel mezzo milione di euro, infatti, ha permesso a Santanchè di finanziare “l’aumento di capitale previsto per il 2023, come da piano economico finanziario” che “oggi risulta già versato” per oltre un milione e mezzo di euro. […] l’intervento della giornalista viene valorizzato dal pool difensivo soprattutto perché “rappresenta la prova più concreta e definitiva della bontà dell’azienda e delle sue potenzialità dovendo escludersi che terzi (che ben conoscono il settore di riferimento) investano in una società insolvente”.

 

Evidentemente, tutte le divergenze di sei anni fa si sono risolte tra la ministra e la giornalista che la trascinò in Tribunale, perse la causa ma definì Santanchè “la più grande delusione” della sua vita.

Paola Ferrari Sirenetta Paola Ferrari Sirenetta

IL POST DI PAOLA FERRARI CONTRO DANIELA SANTANCHE PER I LICENZIAMENTI A NOVELLA IL POST DI PAOLA FERRARI CONTRO DANIELA SANTANCHE PER I LICENZIAMENTI A NOVELLA

ferrari santanche ferrari santanche

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MI SI NOTA DI PIU’ SE FACCIO IL MARTIRE? – L’ASSENZA DI SAVIANO DAL SALONE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE STAVOLTA NON E’ FRUTTO DELL’EPURAZIONE MELONIANA – E’ STATO CHIESTO ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI QUALI SCRITTORI INVITARE ED E’ VENUTO FUORI UN ELENCO DI SINISTRELLI MICA MALE, DA NICOLA LAGIOIA A CHIARA VALERIO – MANCAVA SAVIANO SOLO PERCHE’ LE DUE CASE EDITRICI CHE POTEVANO INDICARLO NON L’HANNO FATTO. LA PRIMA È “FUORISCENA” DEL GRUPPO SOLFERINO-CAIRO EDITORE (CHE NON È NEANCHE ASSOCIATO ALL’AIE) - L’ALTRO EDITORE CHE POTEVA INSERIRE LO SGOMORRATO NELLA LISTA ERA BOMPIANI, GRUPPO GIUNTI, PER LA QUALE, SEMPRE QUEST’ANNO, SAVIANO HA PUBBLICATO “SOLO È IL CORAGGIO” (MEZZO FLOP). L’EDITOR PRINCIPE DEL GRUPPO GIUNTI È ANTONIO FRANCHINI, CHE SI È MESSO IN TESTA DI…

DAGOREPORT - IN VATICANO LA TENSIONE SI TAGLIA CON L’OSTIA: DOPO IL DAGO-SCOOP PAPALINO SULLA “FROCIAGGINE” E LE "CHECCHE IN SEMINARIO", OLTRETEVERE LO SGOMENTO HA TOCCATO OGGI IL CLIMAX CON L'ATTACCO DELLA MELONA AL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI E CANDIDATO NATURALE ALLA SUCCESSIONE DI PAPA FRANCESCO, REO DI AVER SCOMUNICATO IL PREMIERATO DELLA COATTA PREMIER E L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DI SALVINI - LA CURIA ROMANA NON SA COME GESTIRE LA "FOLLIA" DEL PAPA ARGENTINO E SVELENANO (“IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA”, “UN PERONISTA INTERESSATO SOLO ALLA VISIBILITÀ SUI GIORNALI”) - LA DESTRA ANTI-BERGOGLIO TREMA IN VISTA DEL PROSSIMO CONCLAVE, BLINDATO DA FRANCESCO CON NOMINE DI CARDINALI PROGRESSISTI, MA LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE: MORTO IL PAPA, I SUOI FEDELISSIMI “OBBEDIRANNO” ALLA MEMORIA O FARANNO COME JE PARE?

DAGOREPORT – ATTENZIONE: LA COATTA PREMIER DE' NOANTRI POTREBBE RIENTRARE IN PARTITA DOPO LE EUROPEE. SE IL CONSIGLIO EUROPEO, NONOSTANTE LA FATWA DI MACRON E SCHOLZ, SCEGLIESSE URSULA COME CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE, LA TEDESCA POTREBBE CHIEDERE I VOTI ALLA MELONA PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI DEL PPE CHE LA DETESTANO (IL PARLAMENTO DI STRASBURGO VOTA  A SCRUTINIO SEGRETO). A QUEL PUNTO LA DUCETTA POTREBBE SIGLARE UN PATTO: I MIEI VOTI IN CAMBIO DELLA VICE-PRESIDENZA O D'UN COMMISSARIO DI PESO E RINEGOZIAZIONE DELL'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITA'...

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...