OCCHIO PER OCSE: CI CHIEDONO DI FARE UNA BELLA PATRIMONIALE – L’ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO STRIGLIA L’ITALIA PER I CONTI E LE POLITICHE FISCALI: “OCCORRONO RIFORME PER PORTARE IL DEBITO SU UN PERCORSO PIÙ PRUDENTE; LO SPOSTAMENTO DELL’IMPOSIZIONE DAL LAVORO AL PATRIMONIO RENDEREBBE IL MIX FISCALE PIÙ FAVOREVOLE” – LA RIDUZIONE DELLE PENSIONI PIÙ ALTE E I RITARDI DEL PNRR: “RISCHIANO DI FRENARE LA CRESCITA”

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OCSE A ITALIA, PORTARE DEBITO SU TRAIETTORIA PIÙ PRUDENTE

(ANSA) – In Italia "il debito pubblico, quale percentuale del Pil, è tra i più elevati dell'Ocse.Viste le forti pressioni sul bilancio all'orizzonte, occorrono riforme fiscali e della spesa per contribuire a portare il debito su un percorso più prudente": è quanto si legge nel rapporto economico sull'Italia pubblicato oggi dall'Ocse."In assenza di variazioni delle politiche, il rapporto debito/Pil andrà ad aumentare", avverte l'Ocse aggiungendo che "per riportare il rapporto debito/Pil su un percorso più prudente, sostenere i costi futuri e rispettare le regole fiscali europee, sarà necessario un duraturo aggiustamento di bilancio".

 

OCSE, SPOSTARE IMPOSIZIONE FISCO DA LAVORO A PATRIMONIO

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(ANSA) - ''Lo spostamento dell'imposizione dal lavoro alle successioni e ai beni immobili renderebbe il mix fiscale più favorevole alla crescita, consentendo al contempo di incrementare le entrate": è quanto si legge nel rapporto economico sull'Italia pubblicato oggi dall'Ocse che sottolinea come sia anche necessario:" contrastare con fermezza l'evasione fiscale"

 

OCSE A ITALIA, RIDURRE PENSIONI PER REDDITI PIÙ ELEVATI

(ANSA) - "Riducendo la generosità delle pensioni per le famiglie a reddito più elevato, si potrebbe limitare l'incremento della spesa, mantenendo allo stesso tempo adeguati servizi pubblici e protezione sociale": è quanto si legge nel rapporto economico sull'Italia pubblicato oggi dall'Ocse. L'organismo parigino sottolinea inoltre la necessità di "eliminare gradualmente i regimi di pensionamento anticipato", come già fatto con Quota 100.

 

GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI

OCSE A ITALIA, RITARDI SU PNRR RISCHIANO DI FRENARE CRESCITA

(ANSA) - "I ritardi nell'attuazione dei progetti di investimento pubblico previsti dal PNRR rischiano di frenare la crescita": è quanto si legge nel rapporto economico sull'Italia pubblicato oggi dall'Ocse. L'organismo internazionale con sede a Parigi ricorda che il governo italiano ha "adottato misure per accelerarne l'attuazione" ed evidenzia la necessità di "riorientare il PNRR verso progetti di investimento di grande entità e gestiti a livello centrale che possono essere realizzati, come stabilito dalla revisione del Piano". L'Ocse chiede inoltre all'Italia di "continuare ad ampliare il servizio di assistenza tecnica alle amministrazioni locali e ad incrementare l'assunzione di personale specializzato".

 

OCSE A ITALIA, CRESCITA RALLENTA, CONSOLIDARE CONTI PUBBLICI

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(ANSA) - "L'attività economica ha superato bene le crisi recenti, ma la crescita sta attualmente rallentando in un contesto di irrigidimento delle condizioni finanziarie. Visto l'elevato livello del debito pubblico, occorre consolidare le finanze pubbliche": è quanto si legge nello studio economico sull'Italia pubblicato oggi dall'Ocse.

 

OCSE A ITALIA, AVANTI CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

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(ANSA) - L'Italia deve "continuare a rafforzare la correlazione tra la performance dei giudici, la progressione di carriera e la loro retribuzione, e garantire che la valutazione della loro performance sia pienamente attuata": è quanto si legge nel rapporto economico sull'Italia pubblicato oggi dall'Ocse. Nel documento, l'organismo internazionale con sede a Parigi sottilinea che in Italia "il sistema giudiziario è caratterizzato da una scarsa efficienza, che concorre a una bassa crescita della produttività. L'ampia riforma della giustizia civile attualmente in corso - ricorda l'Ocse - mira a promuovere la digitalizzazione, a semplificare le procedure e ad alleggerire le mansioni dei dei giudici attraverso la creazione di uffici per il processo (UPP)".

 

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