“GLI ERRORI DEI MEDICI NON SARANNO PIU’ REATO” – IL MINISTRO DELLA SANITA’ SCHILLACI: “GRAN PARTE DELLE CAUSE GIUDIZIARIE CONTRO I MEDICI FINISCONO IN UN NULLA DI FATTO, NELL'ASSOLUZIONE. PER QUESTO VA DEPENALIZZATO IL REATO. LA MEDICINA DIFENSIVA È UN MALE: PORTA A PRESCRIVERE TROPPI ESAMI, INGOLFA LE STRUTTURE, AUMENTA LE LISTE DI ATTESA. E CONFONDE ANCHE IL MEDICO CURANTE CHE DA TROPPI ACCERTAMENTI DEVE TRARRE LE CONCLUSIONI. BISOGNA PRESCRIVERE A CIASCUNO SOLO GLI ESAMI DI CUI IL PAZIENTE HA REALMENTE IL BISOGNO” – IN ITALIA CI SONO OGNI ANNO OLTRE 350 MILA DENUNCE AI MEDICI MA IL 97% SI CONCLUDE CON UN NULLA DI FATTO…

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1 - SCHILLACI: “GLI ERRORI DEI MEDICI NON SARANNO PIU’ REATO”

Estratto dell’articolo di Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

«A breve sarà varato il fascicolo sanitario elettronico. Sarà descritta la storia clinica di ogni cittadino. In questo modo, con i dati digitalizzati, miglioreranno le cure perché ovunque andrà a chiedere assistenza, in qualsiasi struttura sanitaria, il medico potrà conoscere subito la sua situazione pregressa».

 

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Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, punta a una ripartenza della sanità, dopo la drammatica paralisi del Covid («In autunno nuova campagna vaccinale ma solo per anziani e fragili e su base volontaria»). E assicura: «Perché la sanità torni a essere un fiore all'occhiello del nostro Paese siamo pronti a sbloccare il provvedimento che aggiorna le tariffe in attuazione dei nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza)». Quelle prestazioni che il Servizio sanitario deve fornire ai cittadini («Sono ferme da sei anni»).

 

Ministro, partiamo dalla piaga dei pronto soccorso affollati e delle lunghissime liste di attesa per esami e prestazioni. Si punta molto sulla realizzazione delle case di comunità, grazie ai fondi del Pnrr. Ma c'è ancora un punto dolente: il ruolo dei medici di famiglia, sempre più distanti dai cittadini.

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«[…] Il carico di adempimenti burocratici per i medici di medicina generale sarà diminuito. Senza questo fardello, avranno più tempo da dedicare ai loro pazienti. […]  stiamo lavorando a un provvedimento legislativo che presto sarà pronto e che riguarderà anche il ruolo cruciale delle farmacie. Con i medici di medicina generale stiamo anche trovando delle formule grazie alle quali i medici più giovani, i neo assunti, possano collaborare con le case di comunità. Sulle case di comunità sono fiducioso che si possano realizzare tutte quelle previste dal Pnrr. Lo ricordo, sono 1.350. […]».

 

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[…] Lei ha annunciato la depenalizzazione degli errori medici, ad esclusione del dolo, per limitare la cosiddetta medicina difensiva: si prescrivono molti esami perché in caso di denuncia si può dimostrare di avere fatto tutto il possibile. Questo però non rischia di alimentare la sfiducia dei cittadini che penseranno: "Per il medico non vale più il principio del chi sbaglia paga"?

«[…] Dai dati che abbiamo gran parte delle cause giudiziarie contro i medici finiscono in un nulla di fatto, nell'assoluzione. Per questo va depenalizzato il reato. E poi la medicina difensiva è un male. Porta i medici a prescrivere troppi esami, ingolfa le strutture, aumenta le liste di attesa. E le dico da medico: confonde anche il medico curante che da tanti, troppi, accertamenti deve trarre le conclusioni. Bisogna prescrivere a ciascuno solo gli esami di cui il paziente ha realmente il bisogno».

 

[…] Siamo vicini alla soluzione sulle tariffe dei Lea?

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«Sì, manca poco, diciamo che per fine mese possiamo arrivare a una conclusione. Da più di sei anni mancano i nuovi Lea che rappresentano davvero il simbolo dell'universalità del sistema sanitario nazionale, la possibilità di accedere a cure adeguate indipendentemente dal luogo dove si abita. […]».

 

Le case di comunità rappresenteranno un livello intermedio di assistenza sanitaria che consentirà, tra l'altro, ai cittadini di parlare con un medico o sottoporsi ad esami senza per forza mettersi in fila in pronto soccorso. Quando saranno pronte?

«Il piano ha varie tappe da completare, comunque, entro il 2026. […]».

 

A che punto è il fascicolo sanitario elettronico che ad oggi è utilizzato solo parzialmente?

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«Siamo alla fase conclusiva dell'iter, Sogei è già pronta con la piattaforma che ci consentirà di avere una sanità più moderna. Se mi visita un medico in un qualsiasi pronto soccorso, immediatamente, consultando il fascicolo elettronica, avrà chiara la mia storia clinica».

 

Ad oggi però liste di attesa e i pronto soccorso affollati sono ancora una condanna quotidiana.

«Sui pronto soccorso siamo intervenuti portando dei benefici a medici e operatori sanitari dell'emergenza e rendendo dunque più appetibile lavorarci. Il sovraffollamento trova una forte causa nel fatto che molti dei pazienti potrebbero trovare una risposta in altri luoghi. […] Per questo dico che rafforzando la medicina territoriale, rafforzando la rete dei medici di famiglia e delle farmacie, rafforzando la telemedicina, una parte dei pazienti potrà trovare l'attenzione che cercano in luoghi alternativi al pronto soccorso. […]».

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[…] Ecdc (l'agenzia Ue per la medicina) consiglia nuove vaccinazioni anti Covid in autunno. Vi state organizzando?

«Faremo una campagna di sensibilizzazione volta a invitare soprattutto le persone anziane, over 65, e i fragili a vaccinarsi per il Covid, così come viene fatto ogni anno anche per l'influenza. […]».

 

2 - OLTRE 350 MILA DENUNCE OGNI ANNO, L'INGORGO DEGLI ESAMI ANTI-CONTENZIOSI

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Estratto dell’articolo di Graziella Melina per “il Messaggero”

 

[…] La carenza di medici e di macchinari, i turni sempre più massacranti e le continue richieste di prestazioni, aumentano ovunque il rischio di una diagnosi sbagliata o di una cura non corretta. E così alla fine per i camici bianchi il timore di commettere errori rende la giornata ancora più pesante. «Ogni anno ci sono circa 35mila denunce, quasi 100 al giorno - spiega Guido Quici, presidente del sindacato dei medici della Cimo Fesmed Ormai viviamo senza la dovuta serenità».

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[…] solo in Polonia, in Messico e in Italia per gli errori sanitari si può rischiare un processo penale. «Oggi il medico è sottoposto a tre tipi di tribunali, paralleli e convergenti precisa Di Silverio : civile, penale e del'ordine. Se il medico risulta innocente per uno di questi tre tribunali, non è detto che si interrompa l'azione negli altri due. Ma se viene reputato colpevole è colpevole per gli altri due». E anche se alla fine il 97% delle denunce si conclude con un nulla di fatto, per evitare comunque possibili errori e richieste di risarcimento insostenibili, spesso negli ospedali si fa ricorso ad accertamenti eccessivi sui pazienti rispetto al fabbisogno reale.

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«La cosiddetta medicina difensiva - ribadisce Quici - costa al servizio sanitario circa 11miliardi di euro; oltre il 90% dei medici la applica per evitare contenziosi penali». E a pagarne le conseguenze sono poi i pazienti in lista di attesa. […] provoca un sovratrattamento e sovradiagnosi per patologie che potrebbero essere diagnosticate con esami di primo livello; con una ricaduta sui tempi del Pronto soccorso, ma anche delle liste di attesa». […]

 

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