UN DITO IN CULO PUO' SALVARVI LA VITA- IL TUMORE ALLA PROSTATA È IL TIPO DI CANCRO PIÙ FREQUENTE NEGLI UOMINI OLTRE I 50 ANNI. E IN ITALIA UN UOMO SU OTTO FARÀ I CONTI CON QUESTO PROBLEMA - OGGI GRAZIE A DIAGNOSI PRECOCI E TERAPIE SEMPRE PIÙ EFFICACI, CIRCA IL 90% DEI PAZIENTI RIESCE A GUARIRE O A CONVIVERE ANCHE PER DECENNI CON LA MALATTIA - MA È IMPORTANTE FARE ATTENZIONE A DIVERSI CAMPANELLI D'ALLARME COME…

-

Condividi questo articolo


TUMORE ALLA PROSTATA TUMORE ALLA PROSTATA

Vera Martinella per www.corriere.it

 

Un uomo su otto in Italia farà i conti con una diagnosi di tumore alla prostata che, con 36mila nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia, è il tipo di cancro più frequente nel sesso maschile dopo i 50 anni. Grazie a diagnosi precoce e terapie sempre più efficaci, oggi  oltre il 90% dei pazienti riesce a guarire o a convivere anche per decenni con la malattia. Molte nuove opzioni sono disponibili oggi anche per quei pazienti, circa 7mila in più ogni anno in Italia, che hanno una neoplasia metastatica, come hanno illustrato gli specialisti della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO) riuniti in questi giorni a Firenze per il loro congresso nazionale.

DIAGNOSTICA DEL TUMORE ALLA PROSTATA DIAGNOSTICA DEL TUMORE ALLA PROSTATA

 

Affidarsi a un centro con diversi esperti in team

Cos'è importante che sappia un malato con un carcinoma prostatico metastatico? «Che è fondamentale farsi curare da un team multidisciplinare, nel quale diversi esperti lavorano in stretta collaborazione fra loro - risponde Sergio Bracarda, presidente SIUrO -. Un discorso che vale per tutti gli uomini che devono affrontare un tumore alla prostata, in qualsiasi fase. Abbiamo fatto tanti progressi perché abbiamo a disposizione molte terapie efficaci: chirurgia, radioterapia, moltissimi farmaci vecchi (ma ancora validi) e nuovi e, per chi ha una neoplasia ai primi stadi e poco aggressiva, c'è anche la sorveglianza attiva.

TUMORE ALLA PROSTATA TUMORE ALLA PROSTATA

 

Un'offerta vasta comporta anche un panorama complesso e dover fare diverse scelte, che tengano conto pure dei desideri dell'uomo, della sua qualità di vita. Insomma, bisogna valutare numerosi parametri e se i diversi esperti si confrontano è più facile raggiungere la soluzione più indicata  al singolo caso». Diversi studi, del resto, lo hanno dimostrato scientificamente: la collaborazione fra i vari esperti (urologo, radioterapista, oncologo, psicologo, sessuologo, riabilitatore e altri ancora) all'interno del team consente di fare scelte terapeutiche più corrette a tutto vantaggio del malato, sia per la quantità della vita sia per la qualità delle sue giornate.

prostata prostata

 

I sintomi che indicano un tumore che avanza

Non meno importante è fare attenzione ad alcuni sintomi: stanchezza cronica, dolore (soprattutto alle ossa), debolezza, disturbi urinari, difficoltà a dormire o a svolgere normali attività quotidiane, come camminare o salire le scale. Sono i campanelli d’allarme che dovrebbero mettere in allerta perché potrebbero indicare che la malattia sta peggiorando.

 

test psa per la prostata test psa per la prostata

«Parlarne subito con l’oncologo, l’urologo o il radioterapista è fondamentale, in modo da poter iniziare subito la terapia più efficace nel singolo caso con due scopi - chiarisce Alberto Lapini, che termina durante il congresso la presidenza SIUrO ed è direttore della Prostate Cancer Unit all'ospedale Careggi di Firenze -: bloccare l’evoluzione del cancro (e la comparsa o l'evoluzione delle metastasi) e mantenere una buona qualità di vita, senza dolore o altri disturbi, con vantaggi anche sull’allungamento della sopravvivenza».

 

diagnosi cancro alla prostata diagnosi cancro alla prostata

Mutazioni genetiche e rischi in famiglia

Essere curati in centri di vasta esperienza è decisivo anche alla luce delle nuove conoscenze sulle cause della malattia: è ormai certo, infatti, che alla mutazione dei geni BRCA (e in particolare di BRCA 2) sia dovuta una quota dei carcinomi prostatici, che in questo caso tendono a essere particolarmente aggressivi e a dare metastasi. Grazie alla possibilità di ricercare la mutazione su tessuto bioptico o su prelievo ematico, il team multidisciplinare che assiste il malato può selezionare al meglio la terapia da proporre al paziente.

 

visita dall'urologo visita dall'urologo

«Bisognerebbe proporre l’esecuzione del test BRCA a tutti i pazienti con carcinoma prostatico metastatico per valutare la possibilità di utilizzare, quando indicato, una terapia individualizzata (esistono dei farmaci mirati, i cosiddetti PARP-inibitori, in grado di rallentare la crescita del tumore) – aggiunge Lapini -. Sappiamo poi che i geni BRCA mutati sono collegati a tumori di ovaio, seno e pancreas, per cui ha grande importanza fare, quando indicato, un vero e proprio counseling genetico anche in altri componenti del nucleo familiare».

uomini e prostata uomini e prostata

 

Recenti statistiche indicano che circa il 10-15% dei casi di tumore alla prostata è ereditario e una percentuale non trascurabile (tra il 20 e il 30%) presenta una mutazione dei geni BRCA1/2 o ATM che si associa spesso a una malattia potenzialmente meno responsiva ai farmaci più comunemente utilizzati.

 

I farmaci

uomini e prostata 2 uomini e prostata 2

«Il trattamento del carcinoma prostatico metastatico comprende – dice Bracarda, direttore del Dipartimento di Oncologia e dell'Oncologia Medica e Traslazionale dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni –. La scelta della terapia dipende dalle caratteristiche del paziente e della malattia. Innanzitutto bisogna distinguere fra chi è metastatico fin dalla diagnosi, che ha quindi una neoplasia più aggressiva, e quei malati che invece arrivano alle fasi più avanzate col passare del tempo.

prostata prostata

 

Un tempo che è lungo diversi anni e che può essere prolungato in entrambi i casi. La cura standard per gli uomini con un carcinoma prostatico metastatico è stata per decenni la terapia ormonale: il testosterone prodotto dai testicoli maschili, infatti, stimola la crescita del tumore e l'ormonoterapia cerca di contrastare questa azione rallentando o bloccando la sintesi del testosterone (deprivazione androgenica).

uomini e prostata 3 uomini e prostata 3

 

Per i pazienti che vanno in progressione in corso di terapia ormonale di prima linea, i cosiddetti “resistenti” alla castrazione, esiste oggi un ampio ventaglio di opzioni terapeutiche: farmaci chemioterapici, un radiofarmaco e farmaci ormonali di nuova generazione». Si riesce così, in molti casi, a prevenire le metastasi ossee, ad allungare (anche di diversi anni) la sopravvivenza dei malati, che possono condurre una vita pressoché normale.

PROSTATA 3 PROSTATA 3

 

La radioterapia

Contro le metastasi utilissima può rivelarsi pure la radioterapia che, grazie a macchinari e a un imaging sempre più sofisticati, colpisce meglio il «bersaglio» ed e da sempre meno effetti collaterali. «Il carcinoma prostatico nei suoi stadi iniziali può anche essere curato e guarito soltanto con un trattamento radiante - conclude Rolando D’Angelillo, professore di Radioterapia all’Università di Roma Tor Vergata -. radiazioni sempre più efficaci e precise vengono in aiuto pure nei pazienti metastatici, a scopi ablativi ad esempio per le lesioni ossee. Oppure in combinazione con alcuni farmaci, o ancora per ritardare l'impiego di altri medicinali: anche per questo è così fondamentale la collaborazione fra i vari esperti».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MI SI NOTA DI PIU’ SE FACCIO IL MARTIRE? – L’ASSENZA DI SAVIANO DAL SALONE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE STAVOLTA NON E’ FRUTTO DELL’EPURAZIONE MELONIANA – E’ STATO CHIESTO ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI QUALI SCRITTORI INVITARE ED E’ VENUTO FUORI UN ELENCO DI SINISTRELLI MICA MALE, DA NICOLA LAGIOIA A CHIARA VALERIO – MANCAVA SAVIANO SOLO PERCHE’ LE DUE CASE EDITRICI CHE POTEVANO INDICARLO NON L’HANNO FATTO. LA PRIMA È “FUORISCENA” DEL GRUPPO SOLFERINO-CAIRO EDITORE (CHE NON È NEANCHE ASSOCIATO ALL’AIE) - L’ALTRO EDITORE CHE POTEVA INSERIRE LO SGOMORRATO NELLA LISTA ERA BOMPIANI, GRUPPO GIUNTI, PER LA QUALE, SEMPRE QUEST’ANNO, SAVIANO HA PUBBLICATO “SOLO È IL CORAGGIO” (MEZZO FLOP). L’EDITOR PRINCIPE DEL GRUPPO GIUNTI È ANTONIO FRANCHINI, CHE SI È MESSO IN TESTA DI…

DAGOREPORT - IN VATICANO LA TENSIONE SI TAGLIA CON L’OSTIA: DOPO IL DAGO-SCOOP PAPALINO SULLA “FROCIAGGINE” E LE "CHECCHE IN SEMINARIO", OLTRETEVERE LO SGOMENTO HA TOCCATO OGGI IL CLIMAX CON L'ATTACCO DELLA MELONA AL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI E CANDIDATO NATURALE ALLA SUCCESSIONE DI PAPA FRANCESCO, REO DI AVER SCOMUNICATO IL PREMIERATO DELLA COATTA PREMIER E L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DI SALVINI - LA CURIA ROMANA NON SA COME GESTIRE LA "FOLLIA" DEL PAPA ARGENTINO E SVELENANO (“IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA”, “UN PERONISTA INTERESSATO SOLO ALLA VISIBILITÀ SUI GIORNALI”) - LA DESTRA ANTI-BERGOGLIO TREMA IN VISTA DEL PROSSIMO CONCLAVE, BLINDATO DA FRANCESCO CON NOMINE DI CARDINALI PROGRESSISTI, MA LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE: MORTO IL PAPA, I SUOI FEDELISSIMI “OBBEDIRANNO” ALLA MEMORIA O FARANNO COME JE PARE?

DAGOREPORT – ATTENZIONE: LA COATTA PREMIER DE' NOANTRI POTREBBE RIENTRARE IN PARTITA DOPO LE EUROPEE. SE IL CONSIGLIO EUROPEO, NONOSTANTE LA FATWA DI MACRON E SCHOLZ, SCEGLIESSE URSULA COME CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE, LA TEDESCA POTREBBE CHIEDERE I VOTI ALLA MELONA PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI DEL PPE CHE LA DETESTANO (IL PARLAMENTO DI STRASBURGO VOTA  A SCRUTINIO SEGRETO). A QUEL PUNTO LA DUCETTA POTREBBE SIGLARE UN PATTO: I MIEI VOTI IN CAMBIO DELLA VICE-PRESIDENZA O D'UN COMMISSARIO DI PESO E RINEGOZIAZIONE DELL'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITA'...

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...