BENVENUTI AL SUD? RESTATE AL NORD - DAL 25 MAGGIO FORSE CI SI POTRÀ MUOVERE TRA REGIONI, MA IL GOVERNO DIVIDERÀ IL PAESE IN FASCE DI RISCHIO: AL SUD SI POTRÀ CIRCOLARE, MA DALLE REGIONI CON PIÙ CONTAGI (TIPO LOMBARDIA E PIEMONTE) NON SI POTRÀ USCIRE - DALLA LIBERTÀ DI MOVIMENTO DIPENDONO LE VACANZE DI MILIONI DI ITALIANI E LA SOPRAVVIVENZA PER MIGLIAIA DI IMPRENDITORI DEL TURISMO

-

Condividi questo articolo


 

Patricia Tagliaferri per ''il Giornale''

 

napoli in quarantena 41 napoli in quarantena 41

Quello degli spostamenti tra regioni è un tema che sta a cuore a molti, soprattutto alle soglie dell' estate, quando chi può si sposta nelle seconde case. Per il momento è possibile muoversi da una regione all' altra per comprovati motivi di lavoro, salute o urgenza.

 

Ma dal 25 maggio è probabile che si potrà farlo liberamente. L' idea su cui sta lavorando il governo, però, è quella di riaprire in modo graduale cominciando dalle zone dove i contagi sono più contenuti, mantenendo chiusi i confini di quelle dove l' epidemia non è ancora sotto controllo, quindi dalla Toscana in giù. Ma il governatore della Liguria, Giovanni Toti, preme: «Occorre riaprire i confini».

 

Intanto è il 18 maggio la data attesa da tanti. Non solo dai negozianti che finalmente potranno alzare le saracinesche, ma anche da parrucchieri, estetisti, bar e ristoranti che potrebbero ripartire in anticipo, non più il primo giugno. Almeno in quei territori dove la situazione sanitaria lo consente. È stato il premier Conte ad confermare la possibilità di anticipare qualche apertura - nonostante gli epidemiologici consiglino una maggiore prudenza - dopo il pressing degli amministratori locali, di parte della maggioranza e dei commercianti schiacciati dalla crisi.

 

PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Molte regioni hanno chiesto di muoversi in autonomia, c' è chi vuole accelerare, come il Veneto, e chi, come il Lazio, preferisce aspettare gli esiti del monitoraggio della curva epidemiologica e muoversi con il governo. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, invita alla cautela: «Dobbiamo gestire con grande attenzione e gradualità la fase delle riaperture. Nessuna fuga in avanti, ci vuole ancora tanta responsabilità altrimenti finiremo col vanificare i sacrifici fatti finora. Dobbiamo ascoltare i nostri scienziati e il monitoraggio costante che si sta facendo. Solo tra qualche giorno misureremo esattamente gli effetti delle aperture fatte finora».

 

JOLE SANTELLI JOLE SANTELLI

Entro il fine settimana arriverà sul tavolo di Conte un nuovo documento della task-force guidata da Vittorio Colao, con le indicazioni dei vari esperti che la compongono sulle possibili strade da intraprendere per rilanciare tutto il sistema Italia messo in ginocchio da oltre due mesi di lockdown. Proposte concrete, formulate dall' ex ad di Vodafone dopo un confronto con manager e imprenditori in grado di fornire idee utili al governo per affrontare le prossime tappe dell' emergenza, che non è più solo sanitaria ma anche economica.

 

Una situazione di stagnazione dalla quale il presidente Sergio Mattarella è certo che il Paese saprà uscire, progettando la ripartenza con coesione: «L' Italia sta affrontando con energia e responsabilità l' attuale, difficile prova. Il virus ha spezzato tante vite e impresso nella nostra memoria immagini che non dimenticheremo.

 

Ma la coesione di cui siamo stati capaci, la capacità dei medici e degli operatori sanitari, la dedizione di chi ha svolto servizi essenziali ci ha consentito di superare i passaggi più critici e di progettare ora una ripartenza».

Colao Colao

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

EURO-SCENARI – AVVISATE GIORGIA MELONI DETTA ''GIORGIA'': I VOTI DI FDI NON SARANNO DETERMINANTI PER URSULA - SECONDO TUTTI I SONDAGGI, SENZA SOCIALISTI NON C’È MAGGIORANZA (IL "MAI CON PSE" DELLA DUCETTA AVRA' FATTO FELICI I CONSERVATORI DI ECR MA, PER ORA, L'HA TAGLIATA FUORI DALLA STANZA DEI BOTTONI) – LO STATUS QUO ATTUALE (PPE, PSE, LIBERALI) REGGE MA PERDE PEZZI. CON I VERDI URSULA POTREBBE NAVIGARE TRANQUILLA, MA SCONTENTEREBBE L’ALA DESTRA DEL PPE – LA STRATEGIA DI URSULA: TRASFORMARE IL VOTO DEL 9 GIUGNO IN UNA "CHIAMATA ALLE ARMI" CONTRO LA RUSSIA E CREARE UNA COMMISSIONE DI "UNITÀ CONTINENTALE" CON DENTRO TUTTI I PARTITI FILO- ATLANTISTI, MELONA COMPRESA…

SERVA ITA-LIA! - ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO NON È ANCORA STATO DIGERITO IL FASSINO-GATE CHE ARRIVA ZUCCHERO. QUESTA MATTINA, MENTRE TUTTI ERANO IN FILA PER IL VOLO ROMA-MIAMI DI ITA, IL “DOLCIFICANTANTE" SI È PRESENTATO CON IL SUO STAFF ED È PASSATO DAVANTI A TUTTI, COMPRESE LE PERSONE IN CARROZZINA, TRA I MUGUGNI E LE INCAZZATURE DEGLI ALTRI PASSEGGERI - ADESSO RITROVEREMO ZUCCHERO SU QUALCHE PALCO A CANTARE LE BALLATE POPOLARI E SFIDARE LE ÉLITE DEI RICCONI? - LA PRECISAZIONE DI ZUCCHERO

DAGOREPORT - PERCHE' LE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE SARANNO LE PIU' IMPORTANTI DEGLI ULTIMI TRENT'ANNI? PERCHE' DIVENTERANNO UN REFERENDUM DEI 27 PAESI PRO O CONTRO LA RUSSIA - CON L'INCOGNITA DEL VOTO USA (SE VINCE TRUMP, L'EUROPA RESTA ABBANDONATA A SE STESSA), PER I LEADER DI BRUXELLES LA GEOPOLITICA SCALZERA' IL DUELLO DESTRA-SINISTRA - NON SOLO GRANDEUR FRANCESE, LE PAROLE DI MACRON SULL’INVIO DI SOLDATI IN UCRAINA SONO ANCHE UN TENTATIVO DI RISALIRE NEI SONDAGGI (15%) CONTRO MARINE LE PEN AL 30% 

- L'IMPRUDENZA DELLA MELONA ("MAI CON I SOCIALISTI'') COSTA CARA: SCHOLZ E COMPAGNI FIRMANO UN DOCUMENTO CHE IMPEGNA URSULA A NON ALLEARSI COI CONSERVATORI DI GIORGIA - MA PER LA DUCETTA C’È ANCORA UNA SPERANZA: PUÒ RIENTRARE IN PARTITA SE DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO CI SARÀ LA CHIAMATA “ALLE ARMI” DI TUTTI I PARTITI ATLANTISTI DELL'UNIONE EUROPEA

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"