SANTANCHÈ NON VA IN “VISIBILIA” – FURONO LA “PITONESSA” E IL COMPAGNO, DMITRI KUNZ, A CONTATTARE LUCA RUFFINO, PATRON DELLA SOCIETÀ “SIF ITALIA”, CHIEDENDOGLI DI ENTRARE IN “VISIBILIA” PER CONTRASTARE I PICCOLI AZIONISTI GUIDATI DA GIUSEPPE ZENO – LA TESTIMONIANZA DI FEDERICA BOTTIGLIONE, MANAGER DEL GRUPPO: “GLI CHIESERO IL FAVORE DI PRESENTARSI IN ASSEMBLEA CON UNA LISTA SOLO APPARENTEMENTE INDIPENDENTE. RUFFINO NON INDICÒ ALCUN NOMINATIVO, ADDIRITTURA KUNZ MI CHIESE DI…” 

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Vittorio Malagutti e Giovanni Tizian per www.editorialedomani.it

 

Luca Giuseppe Reale Ruffino Luca Giuseppe Reale Ruffino

Il capitolo più oscuro e misterioso dell’indagine sulla ministra del Turismo Daniela Santanchè riguarda il ruolo di Luca Ruffino, il patron della società quotata Sif Italia che corse in soccorso delle disastrate aziende della galassia Visibilia.

 

Oscuro perché nell’agosto scorso, in piena indagine, Ruffino sì è ucciso con un colpo di pistola. Misterioso, invece, perché non è mai stato chiaro che cosa abbia spinto l’imprenditore a entrare in un gruppo in grave difficoltà. Ora, però, c’è un documento, letto da Domani, agli atti dell’indagine sulla ministra, accusata di falso in bilancio e truffa ai danni dello stato, che aiuta a capire i motivi dell’intervento di Ruffino.

 

federica bottiglione - inchiesta report su visibilia federica bottiglione - inchiesta report su visibilia

A illuminare la vicenda sono le dichiarazioni ai pm di Federica Bottiglione, una manager del gruppo Visibilia che ha ricoperto a lungo un ruolo delicato. Era Bottiglione, infatti, a gestire le comunicazioni della società a Borsa e Consob. La stessa Bottiglione è poi diventata suo malgrado l’antagonista di Santanchè, quando ha denunciato di aver continuato a lavorare tra il 2020 e il 2021 anche quando era in cassa integrazione.

 

Santanche Dimitri Kunz d Asburgo Lorena Santanche Dimitri Kunz d Asburgo Lorena

Il racconto di Bottiglione permette di ricostruire l’ingresso di Ruffino nel capitale di Visibilia, nella primavera del 2020. All’epoca, Santanchè e Kunz cercavano di contrastare i piccoli azionisti guidati da Giuseppe Zeno, gli stessi che presenteranno l’esposto da cui è partita l’inchiesta della procura di Milano. Zeno era «un azionista di minoranza particolarmente accanito per le proprie posizioni contrarie alla gestione della maggioranza», ha detto Bottiglione, che ai magistrati ha aggiunto di «averlo appreso direttamente dai colloqui e dalle disposizioni dagli stessi (Santanchè e Kunz, ndr) a me impartite».

 

LA DIFESA DELLA SANTA - MEME BY EMILIANO CARLI LA DIFESA DELLA SANTA - MEME BY EMILIANO CARLI

La manager è rimasta colpita dall’attivismo della ministra: «La senatrice Santanchè mi chiese, ricordo bene eravamo in Senato, di contattare l’azionista Ruffino, fornendomi di quest’ultimo il cellulare personale, chiedendomi di domandargli di formalizzare la sua partecipazione all’assemblea». Bottiglione ha definito tale sollecitazione della politica «quantomeno inopportuna e inconsueta […]».

 

Quindi perché Santanchè avrebbe chiesto di farlo? «Ritengo che la strategia adottata dalla società fosse quella di evitare che Zeno riuscisse a intestarsi la titolarità della lista di minoranza riuscendo in tal modo a far eleggere un proprio consigliere.

 

[…] ritengo che Santanchè e Kunz avessero chiesto a Ruffino […] il favore di presentarsi in assemblea con una lista solo apparentemente indipendente, in quanto di fatto ispirata dalla maggioranza. Ruffino non indicò alcun nominativo nella lista da lui presieduta, addirittura Kunz mi chiese di poter dare il mio nominativo. Gli feci notare che io ero dipendente e che la cosa sarebbe stata inopportuna. Kunz allora mi chiese di individuare un altro nome e di farlo in fretta. Così diedi il nome del mio compagno, una scelta infelice dettata dall’insistenza di Kunz».

marco osnato giorgia meloni marco osnato giorgia meloni

 

Le parole di Bottiglione alimentano i sospetti di un “soccorso nero” per la società della ministra: Ruffino era legato al mondo di Marco Osnato, parlamentare Fdi e genero di Romano La Russa, fratello del presidente del Senato. Due anni più tardi, a indagine in corso, Ruffino diventerà il socio di maggioranza di Visibilia editore, sostituendo Santanchè. «Nessun favore», disse all’epoca. E anche dall’entourage della ministra hanno sempre sostenuto che quella di Ruffino è stata una scelta fatta in autonomia […]. Una versione dei fatti che non coincide con quella fornita ai pm da Bottiglione.

LE TESTATE DEL GRUPPO VISIBILIA LE TESTATE DEL GRUPPO VISIBILIA

daniela santanche dimitri kunz daniela santanche dimitri kunz

informativa di daniela santanche in senato sul caso visibilia 6 informativa di daniela santanche in senato sul caso visibilia 6 servizio di report su daniela santanche 18 novembre 2012 8 servizio di report su daniela santanche 18 novembre 2012 8 IL CASO SANTANCHE VISTO DA GIANNELLI IL CASO SANTANCHE VISTO DA GIANNELLI

MILANO - VIA SPADOLINI - IL PALAZZO DOVE ABITAVA LUCA RUFFINO MILANO - VIA SPADOLINI - IL PALAZZO DOVE ABITAVA LUCA RUFFINO luca giuseppe reale ruffino quotazione sif italia 1 luca giuseppe reale ruffino quotazione sif italia 1 luca giuseppe reale ruffino quotazione sif italia 3 luca giuseppe reale ruffino quotazione sif italia 3 Luca Giuseppe Reale Ruffino Luca Giuseppe Reale Ruffino

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MI SI NOTA DI PIU’ SE FACCIO IL MARTIRE? – L’ASSENZA DI SAVIANO DAL SALONE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE STAVOLTA NON E’ FRUTTO DELL’EPURAZIONE MELONIANA – E’ STATO CHIESTO ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI QUALI SCRITTORI INVITARE ED E’ VENUTO FUORI UN ELENCO DI SINISTRELLI MICA MALE, DA NICOLA LAGIOIA A CHIARA VALERIO – MANCAVA SAVIANO SOLO PERCHE’ LE DUE CASE EDITRICI CHE POTEVANO INDICARLO NON L’HANNO FATTO. LA PRIMA È “FUORISCENA” DEL GRUPPO SOLFERINO-CAIRO EDITORE (CHE NON È NEANCHE ASSOCIATO ALL’AIE) - L’ALTRO EDITORE CHE POTEVA INSERIRE LO SGOMORRATO NELLA LISTA ERA BOMPIANI, GRUPPO GIUNTI, PER LA QUALE, SEMPRE QUEST’ANNO, SAVIANO HA PUBBLICATO “SOLO È IL CORAGGIO” (MEZZO FLOP). L’EDITOR PRINCIPE DEL GRUPPO GIUNTI È ANTONIO FRANCHINI, CHE SI È MESSO IN TESTA DI…

DAGOREPORT - IN VATICANO LA TENSIONE SI TAGLIA CON L’OSTIA: DOPO IL DAGO-SCOOP PAPALINO SULLA “FROCIAGGINE” E LE "CHECCHE IN SEMINARIO", OLTRETEVERE LO SGOMENTO HA TOCCATO OGGI IL CLIMAX CON L'ATTACCO DELLA MELONA AL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI, PRESIDENTE DEI VESCOVI E CANDIDATO NATURALE ALLA SUCCESSIONE DI PAPA FRANCESCO, REO DI AVER SCOMUNICATO IL PREMIERATO DELLA COATTA PREMIER E L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA DI SALVINI - LA CURIA ROMANA NON SA COME GESTIRE LA "FOLLIA" DEL PAPA ARGENTINO E SVELENANO (“IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA”, “UN PERONISTA INTERESSATO SOLO ALLA VISIBILITÀ SUI GIORNALI”) - LA DESTRA ANTI-BERGOGLIO TREMA IN VISTA DEL PROSSIMO CONCLAVE, BLINDATO DA FRANCESCO CON NOMINE DI CARDINALI PROGRESSISTI, MA LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE: MORTO IL PAPA, I SUOI FEDELISSIMI “OBBEDIRANNO” ALLA MEMORIA O FARANNO COME JE PARE?

DAGOREPORT – ATTENZIONE: LA COATTA PREMIER DE' NOANTRI POTREBBE RIENTRARE IN PARTITA DOPO LE EUROPEE. SE IL CONSIGLIO EUROPEO, NONOSTANTE LA FATWA DI MACRON E SCHOLZ, SCEGLIESSE URSULA COME CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE, LA TEDESCA POTREBBE CHIEDERE I VOTI ALLA MELONA PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA DAI FRANCHI TIRATORI DEL PPE CHE LA DETESTANO (IL PARLAMENTO DI STRASBURGO VOTA  A SCRUTINIO SEGRETO). A QUEL PUNTO LA DUCETTA POTREBBE SIGLARE UN PATTO: I MIEI VOTI IN CAMBIO DELLA VICE-PRESIDENZA O D'UN COMMISSARIO DI PESO E RINEGOZIAZIONE DELL'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITA'...

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...