“LE TV SONO BLOCCATE A PALINSESTI FERMI A DIECI ANNI FA, SI MUOVONO SOLO I CONDUTTORI” – DOPO QUINDICI ANNI A MEDIASET, PIERO CHIAMBRETTI TORNA SU RAITRE CON “DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI”: "MOLTI VANNO ALTROVE E RIPETONO GLI STESSI PROGRAMMI, CON LO STESSO NOME: IO INVECE IN RAI SONO TORNATO CON UNA COSA NUOVA. FAZIO A NOVE? VOTO 10. MA IL PROGRAMMA NON L’HO MAI VISTO. PERCHÉ NON GUARDO MAI LA TV: È GIÀ TROPPO FARLA" – L’ADDIO IN AMICIZIA CON PIER SILVIO

-

Condividi questo articolo


Alberto Infelise per la Stampa - Estratti
 

piero chiambretti roma santa e dannata torino. piero chiambretti roma santa e dannata torino.

Piero Chiambretti risponde al telefono, intanto si alza, controlla un video, chiama una collaboratrice del suo nuovo programma per chiederle un dettaglio della scenografia, saluta qualcuno in lontananza, sorride. Insomma, non riesce a stare fermo. Il prossimo 14 maggio, in prima serata su Raitre, torna dopo venti anni in Rai con il suo nuovo show, Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Ed è un ritorno che, dopo l’addio a Mediaset ha fatto rumore.
 
Quindici anni a Mediaset, cinque a La7, ora finalmente un ritorno a casa.
 
Chissà se ha avvertito il clima burrascoso che pare agitare ultimamente la tv di Stato.
«A dire il vero qui ho trovato un gran silenzio. Un silenzio di tomba: sembra non ci sia più il gran movimento di un tempo».
 
A parte il silenzio, ha trovato qualcosa di diverso?
«La televisione è curiosa, inchiodata su palinsesti fermi a dieci anni fa. La presentazione dei programmi che fanno ogni anno è un copia incolla di quella dell’anno prima. Si muovono solo conduttori e i gruppi di lavoro. Queste evasioni dal nido danno un po’ di sale a una televisione stanca. Molti vanno altrove e ripetono gli stessi programmi, con lo stesso nome: io invece in Rai sono tornato con una cosa nuova».

piero chiambretti roma santa e dannata torino (1) piero chiambretti roma santa e dannata torino (1)

 
Dice che non le piace l’operazione-Fazio sul Nove?
«All’operazione Fazio voto 10. Ma il programma in sé non l’ho mai visto. Perché non guardo la tv, mai: è già troppo farla. Questo mi dà molta libertà perché così non sono tentato di copiare da nessuno. Certo, mi è capitato di proporre un programma che credevo di avere inventato e di sentirmi dire che c’era già una cosa identica in onda da dieci anni».
 
Dicono che in questo momento in Rai sia tutto fermo, paralizzato, i palinsesti futuri congelati. Perché tutti aspettano di vedere cosa succede con le elezioni Europee. Ha sentito anche lei?

PIERO CHIAMBRETTI PIER SILVIO BERLUSCONI PIERO CHIAMBRETTI PIER SILVIO BERLUSCONI

«Questa cosa la sento da quasi quaranta anni. È sempre stato così: prima delle elezioni si ferma tutto, come in autostrada a Ferragosto. La lottizzazione c’è sempre stata, i governi piazzano i loro in azienda e questa è la norma. Questo freno a mano tirato su tutte le attività in attesa del voto è un déja vu. Due delle frasi che si sentono di più sono: “Aspettiamo le elezioni e poi vediamo” e più ancora “bisogna vedere chi viene”, le sento da trent’anni».
 
Lei peraltro non è mai stato targato politicamente.
«Io non faccio la televisione per fare politica. La mia scelta politica la esprimo nella cabina elettorale. Per me la tv è creare storie per divertire e informare. Ho sempre cercato di attingere dalla realtà degli spunti da portare in uno studio televisivo e quindi in onda. L’importate è perseguire l’obiettivo che ci poneva di fronte Angelo Guglielmi, il grande direttore di Raitre: in tv, tutto è cultura, tranne la cultura. Il nostro obiettivo è far passare contenuti di valore attraverso la leggerezza, non le lezioncine».

PIERO CHIAMBRETTI FRANCESCO COSSIGA PIERO CHIAMBRETTI FRANCESCO COSSIGA

 
Quando ha iniziato a lavorare a questo nuovo programma dal titolo almodovariano? «Quando ero ancora a Mediaset. Poi l’arrivo a Raitre ha un po’ trasformato il progetto. Più che ospiti avrò degli “interventi” di personaggi per raccontare pezzi di attualità e di vita, molto del mondo delle donne che sono le vere colonne della nostra società. Anche perché sono convinto che il mondo delle donne sia molto più interessante di quello degli uomini. Il programma è molto semplice, le mie nuove provocazioni stanno nella semplicità. Ho provocato pubblico e ospiti per troppo tempo. Quello che abbiamo in mente ora è fare servizio pubblico e offrire un po’ di evasione».
 
A proposito di servizio pubblico, come sono stati i 15 anni a Mediaset?
«Molto importanti. È stata una partita complicata, come è complicata tutta la vita, e a volte le logiche commerciali hanno reso difficile la mia collocazione. Ma ho continuato a non perdere la mia identità».

piero chiambretti la tv dei 100 e uno 1 piero chiambretti la tv dei 100 e uno 1

 
Che rapporto ha avuto con Silvio Berlusconi?
«Estremamente raro. Una volta l’ho incontrato a una festa di Alfonso Signorini: prese in mano la serata e fece molte più battute di me. Ma la cosa che più mi stupì la fece la notte di Natale del mio primo anno lì. Erano le 23,20, stavo cercando di accoltellare le lasagne di mia madre che erano dure come la calce, mi chiamò al telefono por farmi gli auguri e sentire come stavo. Mi colpì molto quell’attenzione in quel momento».
 
E con Pier Silvio? Il suo messaggio di addio a Mediaset era piuttosto affettuoso nei suoi confronti.

CHIAMBRETTI SANREMO CHIAMBRETTI SANREMO

«Pier Silvio per 15 anni mi è stato vicino con attenzione e cura, sono stato molte volte a casa sua per cene divertenti in cui si parlava di tutto. Abbiamo allacciato una vera amicizia, c’è stata un’empatia che ci ha uniti al di là del lavoro».
 
Lui ultimamente ha perso suo padre e lei sua madre. Una figura molto importante per lei.
«Sì, l’ho portata spesso miei programmi: aveva grinta e indipendenza culturale, un modo di fare senza freni inibitori. Mi ha molto stimolato, molto aiutato e molto sgridato».
 
(...)

 

piero chiambretti e roberto dagostino piero chiambretti e roberto dagostino MIKE BONGIORNO VALERIA MARINI PIERO CHIAMBRETTI MIKE BONGIORNO VALERIA MARINI PIERO CHIAMBRETTI pericoli, ghezzi, parietti, parenzo, guglielmi, eco, chiambretti pericoli, ghezzi, parietti, parenzo, guglielmi, eco, chiambretti piero chiambretti piero chiambretti roberto dagostino piero chiambretti roberto dagostino piero chiambretti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – GIORGETTI È DISPERATO: NON SA DOVE TROVARE I SOLDI PER LA PROSSIMA FINANZIARIA (SI PRESENTA A OTTOBRE MA ANDAVA CUCINATA IERI), MENTRE I PARTITI DELLA MAGGIORANZA, IN PIENA SBORNIA DA EUROPEE, SPARANO PROMESSE IRREALIZZABILI. MA DOPO IL 9 GIUGNO SI CHIUDERA' IL CORDONE DELLA BORSA: E SARANNO BOTTI TRA GIORGETTI E IL PERICOLANTE SALVINI (LEGA VICINA ALL'IMPLOSIONE) – "MELONI, DETTA GIORGIA" SI ILLUDE DI POTER RIDISCUTERE L'INSOSTENIBILE PATTO DI STABILITÀ, BARATTANDOLO ALLA RATIFICA DEL MES - MA A BRUXELLES LA REGINA DI COATTONIA SARA' IRRILEVANTE (I VOTI DI ECR NON SERVIRANNO PER LA COMMISSIONE UE) E GLI EURO-POTERI PREPARANO GIA' UNA BELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE PER L'ITALIA – LA PREOCCUPAZIONE DELL'UE PER LA DEBOLEZZA STRUTTURALE DELL’ECONOMIA ITALIANA: NEMMENO I MOLTI MILIARDI DEL PNRR STANNO FACENDO VOLARE IL PIL...

DAGOREPORT – ASPETTANDO IL VOTO, MACRON E SCHOLZ HANNO TROVATO UN ACCORDO DI MASSIMA: SILURATA URSULA ED ESCLUSA OGNI ALLEANZA CON LA MELONI, I DUE LASCERANNO AL PPE, GRUPPO DI MAGGIORANZA, L’ONERE DI TROVARE UN NOME ALTERNATIVO A VON DER LAYEN PER LA COMMISSIONE (NO A WEBER, UN PO' TROPPO DI DESTRA, IN POLE IL BAVARESE SÖDER) – I SOCIALISTI PUNTANO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO, DOVE SANCHEZ FA PRESSIONE SU SCHOLZ PER IL PORTOGHESE COSTA. MA SE LA SCELTA RICADESSE SUI LIBERALI, MACRON PROPORREBBE MARIO DRAGHI - MORALE DELLA FAVA: ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO, LA DUCETTA IN EUROPA SARA' IRRILEVANTE...

DAGOREPORT – CHI SOGNA IL RITORNO DI TRUMP ALLA CASA BIANCA? DI CERTO NETANYAHU ED EMIRATI ARABI UNITI, MA TRA LE VEDOVELLE DI “THE DONALD” NON C’È PUTIN. “MAD VLAD” PREFERISCE IL PREVEDIBILE NEMICO BIDEN A QUEL MATTACCHIONE INAFFIDABILE DEL TYCOON (CHE GIUSTO IERI HA INVOCATO LE BOMBE AMERICANE SU MOSCA). UNA DIFFIDENZA POTENZIALMENTE UTILE A “SLEEPY JOE”: IL CREMLINO POTREBBE “CONCEDERGLI” LA PACE IN UCRAINA PER EVITARE IL RITORNO DI TRUMP – E LA MELONI? TIENE IL PIEDE IN DUE STAFFE: MANDA I SUOI ALLA CONVENTION CPAC, MA SI FA DARE I BACETTI DA BIDEN…

FLASH! - FIAMME GIALLE IN FIAMME: AVVISATE ANDREA DE GENNARO CHE IL GENERALE FRANCESCO GRECO NON GRADISCE PER NIENTE L'EVENTUALE INCARICO AL COMANDO AERO-NAVALE; SI ILLUDEVA DI ANDARE AL COMANDO INTERREGIONALE DI ROMA - AVVISATE MANTOVANO CHE L'EX DIRETTORE DELL'AISE LUCIANO CARTA, FINITO PRIMA A LEONARDO, POI BOCCIATO DA TIM COME UOMO DI VIVENDI, ORA ALL'AGENZIA DI STAMPA LA PRESSE, NON HA PERSO LA SPERANZA DI OCCUPARE LA PRESIDENZA DI UNA AZIENDA PUBBLICA. E HA RIPRESO A INCONTRARE I SUOI VECCHI AMICI (CARAVELLI & C.)